2013. április 28., vasárnap

New Italian government with Josefa Idem




Numerous days after the parliamentary elections in February, Italy finally has a new government. As a result of a historical deal, the lengthy political deadlock ended and a broad-based coalition government was set up with the leading of PD member Enrico Letta.  

As a great pleasure for us, Josefa Idem was nominated as the Minister for Equal Opportunities and Sports of this country. You might remember, she is the World and Olympic champion sprint canoer who received the award of our foundation in mid-January, 2013. With this post I would like to send our congratulations and wish her all the best for the upcoming four years! 


2013. április 25., csütörtök

A day to remember: April 25

 
On the Liberation Day of Italy, the anniversary of the 1945 fall of Mussolini’s Italian Social Republic, this article goes to those Italians who are a little bit interested in the political landscape elsewhere in Europe. As an exception in the line this article was written in Italian, however it also goes to Hungarians who do not have a similar occasion to remember the fall of fascism. 

Il 25 aprile ed il pericolo di estrema destra in Ungheria



L’anniversario della Resistenza, il 25 aprile sta davanti a noi. Il popolo italiano ricorderà  alla liberazione del paese dal fascismo, ma anche alla tragedia della seconda  guerra mondiale. Il 25 aprile rappresenta un giorno fondamentale per la storia d’Italia, che ha il suo significato anche questi giorni. La festa nazionale in questione, non è solo un bell’occasione di non andare a lavoro, ma anche un giorno per ricordare tutto quello che è avvenuto durante i tempi più vergognosi del ventesimo secolo. All’anniversario si ricorda alla liberazione del “bel paese”, ma bisogna ricordarsi anche del pericolo dell’estrema destra ed ogni tipo di estremismo che non sono affatto scomparsi e sono ancora presenti nel nostro continente. Come la memoria della guerra si sta allontanando, da qualche parte in Europa ci sono molte persone che dimenticano la lezione. Da questo punto di vista la parte dell’Est di Europa è in una situazione meno favorevole rispetto quella parte dell’Ovest. Nel  giorno che commemora la resistenza e la liberazione, quest’articolo si dedica ad un paese ex comunista, l’Ungheria, dove il pericolo dell’estrema destra è nuovamente emerso ponendo il futuro di questo paese a rischio.




Prima di tutto bisogna dichiarare un fatto: sebbene tanti lo credano, l’Ungheria fino ad ora non è un paese fascista. I media internazionali sono inclini ad esagerare i fatti reali e qualche volta cercano l’attenzione ed interpretano gli avvenimenti in un modo sbagliato ed allarmante. Con questo non intendo dire che il governo centrodestra di Fidesz, non abbia prevaricato con il suo potere dopo aver vinto trionfalmente gli elezioni di 2010. Anzi, le modifiche liberticide alla Costituzione, così come le limitazioni al potere giudiziario o le limitazioni della libertà di stampa sono provvedimenti che non possono essere giudicati in modo positivo. Nonostante questi atti, il presente governo fa quello che i precedenti non hanno fatto fino ad ora guidando il paese in una difficile situazione economica. Il governo ungherese ha deciso di favorire le riforme essenziali, mettendo il bilancio dello stato in equilibrio, seguendo un stretto piano finanziario. Molti discutono le riforme dell’istruzione superiore, ma essendo il sistema insostenibile, un cambiamento fondamentale è stato inevitabile (anche se il governo ha sbagliato in tanti punti). Ci sono altri provvedimenti che non sembrano “europei”, ma che nella realtà sono stati necessari per evitare la totale vulnerabilità del paese in un mondo che sta cambiando velocemente. Bisogna sottolineare il fatto che dentro la Comunità Europea ci sono diversi interessi dei paesi ed esistono anche diversi punti di vista, perciò non è facile capire la situazione economica-politica degli altri, soprattutto di quelli che stanno attraversando un periodo difficile (come l’Europa  del Sud). A dire il vero, neanche per me, studente di relazioni internazionali (o meglio dire di scienze politiche), non è stato facile capire la realtà italiana per quanto riguarda la situazione recente del palcoscenico politico. 



Ma tutto ciò che ho descritto è stato solo un lato della realtà. Esiste un lato oscuro che può riguardare non solo il futuro dell’Ungheria, ma il futuro di tutta la parte Est del nostro continente. Si tratta del pericolo di estrema destra. Una delle grande colpe di questo governo è che sta creando uno spazio vantaggioso e un terreno fertile per le idee di estrema destra, le quali sono intrise di xenofobia, discriminazione ed odio razziale. Il presente governo di centro-destra non ha la capacità (oppure non la vuole) di dissociarsi dall’estrema destra e dalle persone che la rappresentano. Il numero dei politici decenti è basso e il loro potere non sembra di essere in grado di fermare il processo. Nonostante che uno dei principali obbiettivi del governo sia l’integrazione dei rom, alcune settimane fa persone vicine all’estrema destra sono state insignite di premi ufficiali dello stato magiaro. Uno di quelli, il giornalista Ferenc Szaniszlo, nel 2011 definì “scimmie” i rom, mentre l’altro, l’archeologo Kornel Bakay, è conosciuto per le sue teorie antisemite. Oltre questi atti, un altro personaggio ben conosciuto del paese, Zsolt Bayer che è uno dei fondatori del Fidesz, dopo un atto di cronaca nera, ha espresso la sua rabbia contro i rom in un modo inumano chiamandoli “animali”. Essendo un buon amico del primo ministro, non ha subito nessuna condanna ufficiale dal partito in governo.



Secondo alcuni ricercatori dell'estremismo radicale, se il partito al potere non si dissocia dalle idee estremiste, può essere che quelle divengano parte integrante dell’opinione pubblica. Non è un segreto che la maggior parte della società dei paesi ex comunisti abbraccia pregiudizi contro le minoranze etniche,  ma se quei pregiudizi vengono affermati da un canale ufficiale, anche la speranza nella coesione sociale e nell’integrazione dei rom emarginati diminuirà radicalmente. In una società priva di coesione, dove tra la povertà e l’etnicità si forma una relazione stretta, molto probabilmente le tensioni etniche fioriscono. A questo punto entra in gioco e nella partita l'estrema destra dello Jobbik che già rappresenta la terza forza politica in Ungheria. I problemi gravi della comunità rom, le condizioni economiche degradate e l’intolleranza della maggior parte dei cittadini potranno costituire le condizioni perfette per il partito che può influenzare il futuro del paese. Anche se tanti percepiscono il recente governo ungherese come il “golpe bianco” dell’Europa, in realtà non lo è, ma i suoi atti possono aprire la via per la vera minaccia, che si chiama l’estrema destra. 


Il 25 aprile è un ottimo giorno per ricordare al passato, e occorre pensare anche al futuro, non solo in Italia ma anche nei altri paesi del mondo. Durante questa festa nazionale italiana i cittadini europei devono ricordare al vecchio proverbio: “chi non conosce la storia è condannato a ripeterla.”



Bence Garamvolgyi

un cittadino del paese in questione
 

2013. április 12., péntek

It’s all about Italy, even if you are in Hungary


Just after three months time spent in Italy one of the longest weeks has arrived. Let’s say that almost everything is included in these seven days:  giving a presentation in Hungary, getting ready for the exam period back home, organizing our first table soccer tournament, visiting San Siro for a prestigious game  and of course participating in some memorable parties. But how did it all started ?

As the date of my graduation rapidly approaches, I wanted to capitalize on the chance to participate in the well-known Hungarian university student competition, called “OTDK”. In brief words, the main aim of this whole competition is to promote the personal advancement in the chosen field of study and to pave the way towards young student’s future research career. The works prepared for this event can serve as the basis of the final theses or also as an initial step towards a future, serious  research. As I was always interested in the issues of nationalism, ethnicity and ethnic conflict, I decided to chose the topic of the public support of radical-right parties in the region of Central-Eastern-Europe (CEE). I investigated the possible links between the territorial percentage of ethnic and national minorities, the territorial economic development and the voter’s backing of anti-minority radical-right parties, just like the Hungarian Jobbik or the Bulgarian Ataka.

In order to present my work, I had to return to Hungary. It was a fast run: only four days in my country, out of which two nights in the scene of the event, one night (of course spent with party)  in my hometown and one short night in the capital city, Budapest. The presentation went quite well, however I already knew that I did not have chance to reach one of the first three places.

The first place was conquered by a girl who presented her research on the notorious scandal, called  “Tangetopoli” which shocked Italy in the early 90’s. In the beginning of the presentation I thought it’s all going to be about the chronological enumeration of the happenings, but later I had to find out it’s going to be more complex than it seems. Even though I did not read her research, I am pretty sure that she had invested an enormous amount of energy to her work, being one of the most complicated topics of the modern-age Italian political history. On the basis of her presentation she investigated the connections between corrupt politicians and business men, while applying the network theory on the whole case. I guess her topic would even worth a publication here in Italy as many of the Italians don’t know anything about the corrupt networks of that age. The only question which remains, whether anyone here in Italy has done something similar before.

Besides this outstanding work, another paper concerning the situation in South-Italy was awarded with the third place. Veronika Patkòs, a former  Erasmus student in Bologna, has done a comprehensive research on the roots of the differences between the north and south part of Italy while revealing the causes of the economic backwardness of the latter. She also investigated the electoral behaviour of the South-Italian citizens especially focusing on women.
Hereby I would like to take the chance to congratulate them; they rocked this competition with their Italy-related works.
Seems like, that it’s all about Italy, even when you are in Hungary : )

Regarding this weekend we will have a packed program as two of my friends – Adam and Albert- came to visit me today. The upcoming days won’t be full of entertainment, as on Sunday our first table soccer tournament will take place in Bresso within the frameworks of  the local “Happy Sport” event. If You are eventually here in Milan or Lombardy do not hesitate to subscribe!